03/02/2012
I municipi avranno la loro parte nella lotte all’evasione fiscale e in particolare a quella contributiva. Parte che sarà ben retribuita, infatti nel triennio 2012-2014 verrà loro riconosciuto addirittura il 100% delle somme riscosse dei tributi statali.
Il gettone per la lotta all’evasione è salito dal 33% previsto nel 2010 al 50% con il federalismo municipale al 100% di oggi, nonostante ciò l’alleanza tra Stato e Sindaci va ancora a rilento. Di fatto solo 500 comuni su 8.000 hanno sottoscritto convenzioni con l’Agenzia delle Entrate.
Ma come funziona la collaborazione dei municipi?
Le regole di accesso dei municipi alle banche dati e le modalità per l’invio delle segnalazioni sono stabilite tramite il provvedimento del direttore delle Entrate. Esso stabilisce il processo di partecipazione dei Comuni all’accertamento fiscale e contributivo. Il Dl 78/2010 specifica le modalità di accesso alle banche dati da parte dei COmuni interessati.
Gli ambiti di intervento sono: commercio e professioni, urbanistica e territorio, proprietà edilizie e immobiliari, residenze fittizie all’estero, disponibilità di beni indicativi di capacità contributiva destinati ad alimentare il nuovo redditometro. New entry è la richiesta di individuare le “case fantasma”, cioè beni immobili sconosciuti al catasto o che hanno subito ampliamenti senza le autorizzazioni necessarie.
Segnalazioni qualificate
Ovvero segnalazioni che si evidenziano “senza ulteriori elaborazioni logiche” dovranno essere inviate all’Agenzia delle Entrate, alla Gdf e all’Inps e verranno utilizzate per predisporre gli eventuali controlli.
Quali sono i destinatari delle segnalazioni in base all’ambito di competenza?
I destinatari sono 2: Agenzia delle entrate e Guardia di Finanza,
Gli ambiti sono 5: Commercio e Professioni, Urbanistica e territorio, Proprietà edilizie e patrimonio immobiliare, Residenze fiscali all’estero, Beni indicati capacità contributiva.
A seconda del tipo di evasione il comune sarà quindi tenuto a rivolgersi all’Ae o alla Gdf. Ad esempio per l’ambito commercio e professioni per “attività diversa da quella rilevata” o “Segnalazioni su Onlus e organizzazioni di volontariato ci si rivolgerà alle Entrate; per “attività senza partita Iva”, “affissioni abusive”, “segnalazioni su circoli” ci si rivolgerà alla Guardia di Finanza.
Infine è stato fissato per il 27 febbraio la convenzione con le Entrate per l’accesso alle banche dati, siamo sicuri che questo accordo, nonostante le difficoltà tecniche, potrà essere un valido strumento nella lotta al sommerso, e un aiuto monetario per i nostri “poveri” Comuni.
28/02/2012
Befera apre su accesso alle banche dati e tracciabilità degli “allarmi” dei sindaci.
Due le principali novità: una geografia telematica delle “segnalazioni qualificate” con l’indicazione dei destinatari che cambiano a seconda del tipo di sospetta evasione e un’apertura ufficiale, da parte di Befera, sulla tracciabilità delle segnalazioni, che permetta ai sindaci di conoscere il destino di ognuna delle indicazioni trasmesse alle Entrate, e sulla condivisione delle banche dati.
1200 i Comuni in campo che hanno attivato le intese con l’amministrazione finanziaria per la lotta all’evasione, il numero è raddoppiato rispetto al primo semestre dell’anno scorso.
27.000 le segnalazioni inviate dai Comuni all’Agenzia delle entrate. 14.000 sono arrivate dai sindaci dell’Emilia Romagna.
50milioni è la maggiore imposta accertata finora grazie all’alleanza tra fisco e sindaci. Anche in questo caso è un raddoppio rispetto al 2011.
Novità introdotte:
Il supporto: allo studio un’alleanza tra Entrate, Anci, Ifel per la struttura di supporto ai sindaci di Comuni sotto i 40mila abitanti, che potrebbero avere difficoltà a reperire risorse necessarie per avviare la lotta all’evasione.
Gli ambiti: il provvedimento delle Entrate individua 5 ambiti di intervento (commercio e professioni, urbanistica, edilizia, residenze estere e redditometro).
Le convenzioni: le convenzioni informatiche serviranno a regolare gli scambi di dati fra sindaci e amministrazione finanziaria.
Richieste sindaci:
Tracciabilità: utile per conoscere le cause dell’eventuale decadenza di alcune segnalazioni, anche per evitare errori.
Incentivi: i comuni chiedono che il 100% del maggior riscosso sia reso strutturale, e che le risorse così ottenute siano liberate per pagamenti e investimenti.
Bilanci: chiesta la possibilità di utilizzare queste somme a copertura.