12/10/2011

L’Agenzia delle Entrate sta terminando gli ultimi lavori sul redditometro per poi rilasciarlo verso fine mese. Intanto si partirà con una fase sperimentale per poi entrare in vigore da marzo 2012 (con riferimento agli anni di imposta 2009 e 2010). Nella prima fase saranno le associazioni a testare il funzionamento e a segnalare eventuali problemi.

Il redditometro, introdotto con la manovra, sarà uno strumento per la lotta all’evasione fiscale, in grado di verificare se le spese dei contribuenti sono “coerenti” con i loro redditi dichiarati.

Sempre nel 2012 verrà fornito anche il software per l’autodiagnosi, un programma fruibile dai contribuenti e da consulenti fiscali, con lo scopo di verificare le spese sostenute sono compatibili col reddito dichiarato.

Questo applicativo in fase di partenza avrà più di cento voci tra beni e le capacità di spesa, le informazioni raccolte saranno dettagliate e specifiche; le spese mediche, per esempio, saranno distinte dalle spese per cure estetiche o di bellezza. Verranno inoltre calcolati gli investimenti (mobili e immobili), auto, barche, viaggi, circoli sportivi di lusso.

Ai sensi dell’art. 38, comma 5 del dpr n.600/1973, nell’attuale versione post dl n. 78/2010 terrà conto di molte variabili come nucleo familiare e area territoriale.

Luigi Magistro, direttore centrale accertamento delle Entrate, sostiene che con il tempo l’archivio andrà ad incrementarsi sempre più grazie agli stessi contribuenti, una volta entrata a regime l’interazione con la comunicazione telematica delle spese superiori a 3.600 euro.

Il redditometro diventerà così un indice sempre più aggiornato e completo, in grado di colpire gli evasori. L’AE punta proprio sulla selezione di questi soggetti che avranno forti discostamenti tra reddito e spese sostenute, lasciando stare contribuenti onesti e a basso rischio d’evasione fiscale.

 

Chi sarà sottoposto al redditometro?

Tutti i contribuenti. Se si guarda alle dichiarazioni del 2009, si tratta di 41,8 milioni di modelli Unico, 730 e 770 presentati al fisco.

 

Io contribuente devo fare qualcosa?

No. Il software del redditometro sarà comunque disponibile a tutti i cittadini, con l’intento di poter spingere gli italiani verso una maggiore veridicità delle proprie denunce già nella fase della dichiarazione dei redditi.

 

Da chi parte l’iniziativa dell’accertamento?
All’AE spetterà toccherà richiedere l’accertamento e in questa procedura saranno coinvolti anche i comuni, che valuteranno i redditi dei cittadini residenti nel territorio. Se i comuni apporteranno altri elementi significativi per individuare l’evasore potrà incassare un terzo delle imposte sui redditi recuperati.

 

 

19/10/2011

La presentazione a professionisti ed associazioni di categoria è stata confermata per il 25 ottobre.

Il Redditometro sarà basato su circa 100 voci di spesa divise in categorie e poi applicate a 11 tipi di famiglia presi come riferimento, grazie a questi punti sarà possibile verificare la corrispondenza tra reddito dichiarato e spese effettuate. Dalla presentazione e fino all’entrata in vigore verrà valutato e sperimentato. La sperimentazione avrà lo scopo di tarare bene lo strumento e ridurre al minimo gli errori, per esempio situazioni sottoposte a controllo e che in realtà non ne avrebbero avuto bisogno.