Stiamo parlando del nuovo regime dei minimi, vale per i soggetti che dal 1 gennaio 2012 apriranno una nuova attività d’impresa o di lavoro autonomo o che hanno già iniziato, ma dopo il 31 dicembre 2007.
I tecnici del ministero dell’Economia e delle Finanze hanno stimato una perdita di gettito pari a 10 milioni di euro l’anno, riconducibile al nuovo regime “supersemplificato” ad imposta sostitutiva del 5%.
Le prime simulazioni indicano un 4/5% i contribuenti minimi che avrebbero potuto accedere naturalmente nel nuovo regime ad imposta sostitutiva ridotta.
Sta di fatto che a fronte di questo nuovo regime riservato a pochi, la quasi totalità degli attuali contribuenti minimi, dovranno tornare verso l’Irpef progressiva a scaglioni, alla soggettività attiva Iva e all’obbligo degli studi di settore. In questa maniera si vanno a recuperare molto più dei 10 milioni di perdita del gettito…
Altro aspetto non di poco conto è che molti contribuenti minimi andranno appunto verso il nuovo regime semplificato e molti soggetti potrebbero decidere di chiudere l’attività. Spinti dal ritorno ad una contabilità ordinaria, il maggior carico fiscale (indotto dalla progressività Irpef) il ritorno alle addizionali e dell’Iva, e degli studi di settore. Non resta che aspettare qualche mese per sapere il destino dei circa 5000 contribuenti minimi.