Una nuova campagna di sensibilizzazione per dire no all’abusivismo nel settore del benessere. Estetisti e acconciatori della CGIA di Mestre contro l’abusivismo presente nel settore ricordano ai consumatori che affidarsi a coloro che si improvvisano operatori del settore non mette a rischio solo la bellezza, ma la stessa salute dei clienti.

L’importanza della qualificazione professionale come strumento per contrastare la piaga dell’abusivismo, che penalizza gli addetti ai lavori, ma soprattutto si ripercuote pesantemente sul benessere del consumatore.

 L’utilizzo dei prodotti selezionati, di tecniche all’avanguardia e certificate, di attrezzature sterili e sanificate sono condizioni essenziali per tutelare gli utenti , caratteristiche garantite unicamente dai professionisti della bellezza e, di certo, non da coloro che operano nel sommerso. I rigidi controlli sanitari, a cui sono sottoposti i centri estetici e i saloni di bellezza, sono una garanzia per i clienti; rivolgersi a chi si improvvisa costituisce un autentico azzardo, a fronte di un eventuale risparmio in termini economici ci si espone al rischio di danni permanenti.

 La campagna della CGIA  viene realizzata con il fondamentale contributo di Ebav e l’iniziativa sarà divulgata anche attraverso l’utilizzo dei social network, come facebook e twitter.

Il sommerso costituisce un problema gravoso; sono almeno un centinaio i lavoratori in nero che quotidianamente operano in terraferma  dando luogo a una vera e propria concorrenza sleale nei confronti degli imprenditori in regola, che agiscono nella correttezza e nel rispetto delle leggi, versando puntualmente le imposte e contributi.

La nostra campagna vuole evidenziare i vantaggi per l’utenza di avvalersi di una impresa regolare: in primis la certezza di affidare la cura della propria bellezza a personale qualificato grazie ad anni di studio, apprendistato e aggiornamenti; senza tralasciare la certezza di entrate in centri e luoghi in cui vengono rispettate le leggi sull’ambiente, sull’igiene e sella sicurezza, fidandosi di imprenditori in regola col fisco e con i contratti di lavoro.