Complessivamente, la fiducia delle imprese, ad aprile, è calata. Il dato, registrato dall’Istat, indicato un decremento a 88,8 punti, rispetto ai 89,5 di marzo. Va detto che l’indice complessivo è stato determinato da un calo avvertito, in particolare, nella fiducia delle imprese edili e di quelle dei servizi di mercato; le imprese manifatturiere e quelle del commercio al dettaglio, invece, vedono crescere la propria fiducia nel futuro.

 

In particolare, in campo manifatturiero, l’indice del clima di fiducia aumenta, passando da 99,3 punti di marzo agli attuali 99,9. Altresì, migliorano i giudizi sugli ordini, che passano da -23 a -21. Restano stabili, invece, i saldi legati alle attese di produzione, fermi a 5, e quelli sulle scorte di magazzino, fissati a -1.

 

Nel dettaglio, l’indice considerato per raggruppamenti di industria, cresce da 99,5 a 99,7 per i beni di consumo, da 100,4 a 101,1 per i beni intermedi, e da 98,4 a 99,9 per i beni strumentali. Al contrario, la fiducia delle imprese di costruzione scende a 74,8 punti, rispetto ai 75,6 di marzo. Tuttavia, migliorano i giudizi sugli ordini e sui piani di costruzione, che passano da -54 a -50. Peggiorano, infine, le attese sull’occupazione, i cui saldi passano da -18 a -24.