La produzione industriale della zona euro arretra. A giugno – rileva Eurostat -, si è contratta dello 0,3 per cento rispetto al mese precedente. Contestualmente, cala anche la produzione dell’Ue a 28, segnando una discesa di 0,1 punti percentuali su base mensile; in entrambi i casi, a maggio si registrato un calo dell’1,1 per cento. Il dato resta stabile, su base annuale, nell’Ue a 18, mentre cresce dello 0,7 per cento in quella a 28 Stati membri.

 

La contrazione, su base mensile, nell’Ue a 28, è ascrivibile, prevalentemente, ad un calo dell’1,4 per cento della produzione di beni di consumo non durevoli e dello 0,6 per cento della produzione di energia. Nei beni di investimento, invece, si segnala una crescita dello 0,2 per cento, mentre nei beni intermedi e in quelli di consumo durevole l’incremento è pari, rispettivamente, allo 0,4 e all’1,8 per cento.

 

Risultano decisamente eterogenee, rispetto alla media, le dinamiche dell’Italia, dove la produzione mostra un incremento dello 0,9 per cento rispetto a maggio. Si osservano, poi, cali particolarmente marcati in Irlanda (-16,5 per cento), Olanda (-3) e Lituania (-2,7). La Germania, a giugno, cresce infine dello 0,2 per cento.