La seconda rata dell’Imu non si dovrà pagare per il rotto della cuffia. Il rischio che l’odiato balzello andasse comunque versato è stato scongiurato dalla decisione della presidente della Camera, Laura Boldrini, di porre la cosiddetta tagliola o ghigliottina sul decreto Imu-Bankitalia. Ciò ha consentito di passare direttamente alla fase della votazione finale del provvedimento.

 

Il termine ultimo per votarlo erano le 23.59 di martedì. Senza la tagliola, applicata per la prima volta nella storia della Camera, la norma sarebbe decaduta a causa dell’ostruzionismo dell’M5s.

 

Per i contribuenti che ancora non lo avessero fatto, invece, è ancora possibile pagare la mini Imu sulle prime case con ridotte sanzioni. Il termine ultimo era il 24 gennaio ma è ancora possibile versare l’importo dovuto (entro 14 giorni dalla scadenza) con una lieve maggiorazione. Il tributo è stato pagato in circa 2.400 Comuni in cui l’aliquota base del 4 mille è stata aumentata fino al massimo del 6. Il governo aveva, infatti, stabilito che il 40% di tale aggravio fosse messo in carico al cittadino.