Scade oggi il termine per pagare la prima rata dell’Imu 2013. Il Governo con un decreto di poco tempo fa ha sospeso il pagamento della tassa sulla prima casa in questa scadenza, rinviando il tutto a settembre, in attesa di una complessa riforma della tassazione sugli immobili, entro il 31 agosto.
Il pagamento dell’imposta è sospeso per la prima casa e le sue pertinenze salvo che rientri nelle categorie catastali A/1, A/8, A/9 (cioè ville e castelli e i palazzi di pregio storico o artistico). Pagamento sospeso anche per le unità immobiliari che appartengono a cooperative edilizie a proprietà indivisa, sempre a condizione che siano adibite ad abitazione principale, e per gli alloggi assegnati dagli Iacp e dagli enti di edilizia residenziale pubblica aventi le stesse finalità degli Iacp.
L’appuntamento di oggi comunque è rivolto ai possessori di seconde case, immobili in affitto/locazione, in comodato d’uso e uffici, negozi, capannoni. L’acconto Imu 2013 è pari al 50% dell’imposta calcolata con le aliquote deliberate dal Comune per il 2012. Tutto il gettito va al Comune, con l’unica eccezione dei fabbricati produttivi del gruppo D (esclusi i rurali strumentali in D/10): in questo caso, allo Stato va il 50% dell’imposta calcolata con l’aliquota dello 0,76% e al Comune va metà dell’eventuale maggiorazione fino al livello massimo dell’1,06 per cento.
Pagamento Imu
Il pagamento Imu avviene sempre con il modello F24 Imu, in cui particolare attenzione è da prestare all’indicazione dei codici tributo. Se l’immobile su cui pagare la tassa rientra nelle categorie catastali di pregio (A/1, A/8 e A/9), il codice Imu è 3912. Gli altri fabbricati diversi da quelli di categoria D usano il codice 3918 e le aree fabbricabili il 3916. Per i fabbricati produttivi del gruppo D ci sono due nuovi codici:
– 3925 per la quota statale ad aliquota dello 0,76%;
– 3930 per l’eventuale maggiorazione comunale fino allo 0,3 per cento.
Ma non solo F24 Imu. Il pagamento può essere effettuato anche con il bollettino postale, in cui non vanno indicati i codici tributo, ma solo il numero di conto corrente unico per tutti i comuni. Su ogni bollettino va indicato il codice catastale del Comune dove sono situati gli immobili, quindi va usato un bollettino per ogni Comune.