L’indicatore risulta in flessione anche se si considera la media degli ultimi tre mesi rispetto ai tre mesi precedenti: in tal caso, la diminuzione è dell’1 per cento
L’industria italiana perde ancora punti. Nel mese di settembre, l’indice che registra le dinamiche relative al fatturato calcolato dall’Istat registra una contrazione dello 0,4 per cento rispetto al mese precedente (composto da un aumento dello 0,1 per cento sul mercato interno e da un calo dell’1,4 su quello estero). Si osservano valori positivi tra i beni di consumo (+0,4 per cento) e tra quelli intermedi (+0,2); in calo, invece, l’energia (-3,1 per cento) e i beni strumentali (-1,2).
L’indicatore risulta in flessione anche se si considera la media degli ultimi tre mesi rispetto ai tre mesi precedenti: in tal caso, la diminuzione è dell’1 per cento (-1,8 per cento per il fatturato interno e +0,7 per quello estero). Depurando l’indice dagli effetti di calendario, su base annuale il fatturato totale si contrae del 2,2 per cento, con una perdita di 3,7 punti percentuali sul mercato interno ed una crescita di 0,8 su quelli esteri.
Il guadagno più vistoso si osserva nell’ambito della produzione di prodotti farmaceutici (+5,1 per cento), mentre la maggiore erosione si è verificata nel settore coke e prodotti petroliferi raffinati (-9,7).
Per quanto riguarda, infine, gli ordinativi, si osservano cali sia su base congiunturale (-1,5 per cento) sia tendenziale (-0,4 per cento).
Mestre, 21 novembre 2014