A gennaio 2014, secondo le ultime rilevazioni dell’Istat, l’indice dei prezzi dei prodotti industriali è calato di 0,2 punti percentuali rispetto a dicembre 2013 e dell’1,5 per cento rispetto a gennaio del 2013. In particolare, fa presente l’istituto di statistica, i prezzi dei prodotti che vengono venduti sul mercato interno hanno subito una contrazione dello 0,2 per cento rispetto a dicembre e dell’1,7 per cento rispetto a gennaio dell’anno precedente.

 

Se i medesimi dati vengono presi in considerazione al netto dei prodotti energetici, invece, si osserva un aumento di 0,2 punti percentuali rispetto a dicembre 2013 e di 0,1 punti rispetto allo scorso anno. Rispetto ai prodotti collocati sui mercati stranieri, si registra una contrazione dello 0,1 per cento su base mensile; tale dato rappresenta la sintesi della riduzione dello 0,1 per cento all’interno della zona euro e di un aumento di analoga entità nel resto del mondo.

 

Contestualmente, la dinamica su base annua dei beni venduti all’estero vede una diminuzione dello 0,8 per cento così ripartita: -1,0 per cento e -0,5 per cento per quella non euro. I beni energetici da soli fanno registrare, sul mercato interno, un calo, su base annua, dell’1,7 per cento. Sul mercato estero, invece, calano soprattutto i beni intermedi (-0,6 per cento) e quelli dell’energia (-0,4 per cento).

 

L’Istat ha pubblicato anche i dati relativi all’indice dei prezzi dei prodotti acquistati dagli agricoltori; l’indicatore, nel quarto trimestre del 2013, ha registrato un calo dello 0,2 per cento rispetto al trimestre precedente. Rispetto al quarto trimestre del 2012, il calo è stato dell’1,7 per cento. “A livello mensile, rispetto allo stesso periodo del 2012 – precisa l’Istat – i prezzi di acquisto mostrano tassi tendenziali sempre meno negativi, passando dalla diminuzione dell’1,8% di ottobre all’1,6% di dicembre”. Si osserva, quindi, una variazione media annua dell’indice pari al +2,1 per cento.