Solo Bolzano segna un deciso +2%. A Padova e Vicenza (+ 0,9%) e Trieste (+0,8%) le realtà dove la deflazione si fa sentire

 

 

Continua anche in Veneto e in generale nel Nordest il calo generalizzato dei prezzi. Secondo la CGIA, nel 2013 l’inflazione media annua nel Triveneto si è attestata all’1,1%, mentre nel Veneto è stata ancor più contenuta: +0,9%. A livello provinciale spicca il dato di Bolzano che ha segnato un significativo + 2%. Seguono Pordenone e Venezia, con +1,4%, Gorizia, con +1,3% e Trento, con +1,1%. Chiudono la graduatoria Padova e Vicenza (entrambe +0,9%) e Trieste, con un’inflazione media annua dello 0,8%.

 

Anche nel Veneto – dichiara il segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi rischiamo di ritrovarci in piena deflazione. Nonostante il calo generalizzato dei prezzi, le famiglie consumano sempre meno, con evidenti ripercussioni negative anche per gli artigiani, i commercianti e le tantissime piccole imprese che vivono quasi esclusivamente di domanda interna. Un quadro, quello dell’inflazione, che sembra non essere destinato a mutare nemmeno quest’anno, visto che a livello nazionale le previsioni ci dicono che l’andamento nazionale dei prezzi dovrebbe attestarsi su un dato medio pari al +1%”.

 

L’approfondimento della CGIA è proseguito osservando l’andamento dei prezzi delle principali tipologie di prodotto. Ebbene, delle 12 voci analizzate, due, in particolar modo, si discostano in misura molto marcata rispetto al dato medio registrato a Nordest. Gli alimentari/bevande alcoliche (+ 2,5%) e l’Istruzione (+2,4%).

Nel primo caso spicca la situazione di Pordenone (+ 3,5%), Vicenza (+3,2%) e Belluno (+3,2%), nel secondo caso Rovigo (+4,4%), Treviso (+3,5%) e Belluno (+ 3,2%).

Tra le 12 visionate, l’unica voce che ha subito una secca contrazione è la comunicazione: il crollo dei prezzi è stato del 5,2%, con punte massime a Pordenone, Trieste e Udine.

 

 

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