A gennaio, l’inflazione è rimasta pressoché stabile, registrando un aumento decisamente contenuto. Secondo gli ultimi dati dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, cresce dello 0,2% rispetto a dicembre e 0,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
La dinamica è stabile perché è accelerata la crescita tendenziale dei prezzi dei servizi legati ai trasporti, si è ridotto il calo dei beni energetici non regolamentati e, contestualmente, è calata l’inflazione della stragrande maggioranza degli altri prodotti, a partire dagli alimentari.
L’Istat registra, inoltre, un aumento dell’1% contro il 0,9% di dicembre dell’inflazione di fondo al netto degli alimentari freschi e dei beni energetici. I prezzi dei vegetali freschi, in particolare, crescono addirittura del 4,6%.
Complessivamente, l’inflazione acquisita per l’anno in corso è pari allo 0,2%. Si osserva, inoltre una crescita tendenziale dei prezzi dei beni pari allo 0,3%, in calo rispetto allo 0,4% di dicembre; il tasso dei prezzi dei servizi, invece, passa dall’1% di dicembre all’1,1% di gennaio. “Pertanto – spiega l’Istat –, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si amplia di due decimi di punto percentuale rispetto a dicembre 2013”.
Si segnala, inoltre, un aumento dei prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona pari allo 0,3% su base mensile e all’1,3% rispetto all’anno scorso. Infine, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) cala del 2,1% su base mensile e aumenta dello 0,6% su base annuale