A giugno, secondo gli ultimi dati dell’Istat, l’indice dei prezzi al consumo – al lordo dei tabacchi – ha registrato un incremento di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 0,3 punti rispetto allo stesso mese dell’anno precedente; a maggio, il dato si era attestato sul +0,5 per cento. Si confermano, quindi, le stime preliminari; gli esperti dell’istituto di statistica spiegano che questo ennesimo calo dell’inflazione dipende, prevalentemente, dall’accentuarsi della diminuzione dei prezzi degli alimentari non lavorati. Altresì, si osserva una decelerazione della crescita annuale dei prezzi dei beni alimentari lavorati, come dei beni energetici non regolamentati e dei servizi legati all’abitazione.
Si segnala, inoltre, che l”inflazione di fondo” scende allo 0,7 per cento, contro il 0,8 del mese precedente; escludendo i soli beni energetici si porta allo 0,5 per cento, contro lo 0,6 per cento di maggio. L‘inflazione acquisita per il 2014 è stabile allo 0,3 per cento.
Secondo l’Istat, infine, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, aumenta dello 0,1 per cento su base mensile e dello 0,3 per cento su base annua.