I consumatori italiani hanno un po’ più di fiducia nel futuro. E’ ciò che emerge dai dati dell’Istat che, a fronte di un indice base pari a 100 nel 2005, rivela a gennaio un passaggio a 98,0 punti, rispetto a 96,4 del mese precedente. A dire il vero, non pensano certo che, a breve, diventeranno ricchi: la componente economica del parametro, infatti, diminuisce a 92,0 da 92,9; migliora, tuttavia, quella legata al quadro personale, che passa da 97,3 a 100,3.
Contestualmente, l’indicatore del clima corrente aumenta da 95,0 a 99,0, quello relativo al clima futuro resta stabile, passando da 97,4 a 97,5. Gli italiani, poi, sono convinti che la situazione economica del Paese peggiorerà: il saldo passa da -129 a -130. Restano, inoltre, stabili i pareri sull’andamento futuro della disoccupazione, con un saldo pari a 67.
Sia i giudizi che le attese sulla situazione economica della famiglia migliorano: i saldi passano, rispettivamente, da -66 a -58 e da -19 a -14.
Diminuiscono, inoltre, i pareri positivi rispetto alle possibilità future (saldo da -58 a – 60), mentre il saldo sulle valutazioni sull’opportunità di acquisto di beni durevoli (passa a -78 da -91).
L’Istituto italiano di statistica segnale, inoltre, che il saldo dei giudizi sull’andamento recente dei prezzi al consumo è in lieve calo, passando da 33 a 32, mentre il saldo sull’evoluzione dei prezzi nei prossimi 12 mesi passa da -11 a -7.