Le stime sui prezzi al consumo di gennaio elaborate dall’Istat non lasciano dubbi: l’Italia torna in deflazione e tocca i minimi da oltre mezzo secolo. A gennaio, infatti, il tasso ha segnato quota -0,6%, il minimo dal 1959.

 

Anche il carrello della spesa è in flessione: l’Istat rileva che a gennaio, i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza diminuiscono dello 0,5% rispetto al mese precedente, per effetto principalmente dei ribassi dei prezzi dei carburanti, e registrano una flessione su base annua (-1,4%) di ampiezza quasi tripla rispetto a quella rilevata a dicembre (-0,5%).

 

Anche i prezzi dei prodotti a media frequenza di acquisto diminuiscono su base mensile (- 0,7%) e fanno registrare un calo tendenziale (-0,2%, da +0,5% del mese precedente); a questa dinamica contribuiscono soprattutto i ribassi dei prezzi dei servizi di trasporto aereo passeggeri e la diminuzione del prezzo dell’energia elettrica.

 

Per contro, i prezzi dei prodotti a bassa frequenza di acquisto registrano un lieve aumento congiunturale (+0,1%) e mostrano, al pari di quanto rilevato a dicembre, un tasso tendenziale nullo.