Non c’è eguaglianza in Europa, dove restano enormi discrepanze sulla ricchezza, secondo la fotografia scattata dall’Eurostat. Nel Vecchio Continente persistono profondi gap fra ricchissimi, ricchi e poverissimi.

 

Il Lussemburgo si conferma uno dei Paesi più benestanti, con un Pil pro-capite che supera del 271% quello medio dell’Unione Europea, mentre la Romania e la Bulgaria mostrano un Pil pro-capite che risulta del 50% inferiore a quello medio.

 

Se questa discrepanza colpisse esclusivamente i Paesi dell’Est europeo non desterebbe clamore, così come non desterebbe grande sorpresa sapere che Paesi come Malta, Grecia e Portogallo mostrano Pil pro-capite inferiori del 15% alla media.

 

Maggiore impatto ha la notizia che anche l’Italia e la Spagna evidenziano Pil pro-capite sotto la media UE ed inferiori del 10% alla media dell’Eurozona, a differenza degli altri Paesi industrializzati, come Francia e Regno Unito, che evidenziano Pil pro-capire superiori del 10%. Più floride la Danimarca, la Germania, il Belgio e la Finlandia che mostrano Pil pro-capite superiori del 15-25%.