Ripresa economica in Italia tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2014, è questa la previsione dell’Ocse che sostiene, inoltre, che sia importante dare fiducia ai mercati attraverso la stabilità politica. L’Ocse ha già detto che ci sono segnali positivi per la zona euro che sta tecnicamente uscendo dalla recessione. In Italia la ripresa è più debole, per ora ancora in crescita negativa, ma meno peggio rispetto a qualche tempo fa. Secondo le previsioni dell’Organizzazione, la crescita positiva si materializzerà tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo.
Ma veniamo ai dati, nel secondo trimestre dell’anno, il Pil dei Paesi dell’area Ocse cresce dello 0,5% su base congiunturale in accelerazione rispetto al +0,3% segnato tra gennaio e marzo. Segno positivo viene registrato anche dall’area euro, nella quale il Pil cresce dello 0,3%, contro il -0,3% dei primi tre mesi. Idem per l’Unione europea a 27: +0,3% contro il precedente -0,1%.
Come anticipato l’Italia sconta ancora un ritardo rispetto all’area euro. Il prodotto interno lordo italiano scende per l’ottavo trimestre consecutivo segnando un -0,2%, nettamente migliore del -0,6% registrato nei primi tre mesi del 2013. In Gran Bretagna e negli Usa la crescita è dello 0,6%, contro rispettivamente il +0,4% e il +0,3% tre mesi prima. La Germania avanza dello 0,7%, a fronte di una crescita piatta dei primi tre mesi, mentre la Francia sale dello 0,5%, contro il precedente -0,2%. In Giappone la corsa del Pil rallenta e passa da +0,9% a +0,6%.