Visto il peggioramento del quadro economico generale, il segretario della CGIA di Mestre, Giuseppe Bortolussi, lancia un appello al Premier Monti:
“Presidente, vista la sua sensibilità nei confronti delle piccole imprese, la preghiamo di impegnarsi in prima persona affinchè il Governo recepisca in tempi brevissimi la Direttiva europea contro i ritardi dei pagamenti. Le ricordiamo che in questi ultimi anni di crisi economica solo in Italia i tempi di pagamento si sono allungati a dismisura. Questa situazione ha messo in grosse difficoltà moltissime imprese di piccole dimensioni che, a seguito della diminuzione del credito erogato dalle banche, non sono più in grado di fronteggiare la crisi”.
Il quadro generale, come dicevamo più sopra, è drammatico. I ritardi nei pagamenti tra la Pubblica amministrazione italiana e le imprese private, ad esempio, sono aumentati in questi ultimi 3 anni di 38 giorni. Secondo una recente elaborazione della CGIA, attualmente la Pa paga i suoi fornitori con un ritardo medio di 90 giorni. Se teniamo conto che le aziende italiane avanzano quasi 70 miliardi di euro dallo Stato italiano e il nostro Paese è maglia nera in Europa per i tempi medi di pagamento, la situazione si commenta da sé (vedi Tab. 1).
Grave anche lo scenario legato alle chiusure per fallimento. Negli ultimi 4 anni di crisi economica i fallimenti sono cresciuti del 60,5%, nel 2011 hanno toccato quota 11.615 e quasi un imprenditore su tre ha portato i libri in tribunale a causa dei forti ritardi nei pagamenti subiti (vedi Tab. 2).
Sempre più difficile anche il rapporto con le banche. Se è vero che nei primi 10 mesi del 2011 gli impieghi erogati dalle banche all’intero sistema delle imprese italiane sono aumentati di quasi 5 punti percentuali, per le piccole imprese le cose sono andate diversamente. Infatti, a fronte di un aumento dell’inflazione del 3%, le imprese artigiane hanno registrato una contrazione dei prestiti pari a -1,24% e per le quasi società non finanziarie (ovvero, le piccole società come le snc o le sas) l’aumento è stato solo dello 0,31%. Per le imprese pubbliche, invece, le cose sono andate molto meglio: i crediti erogati hanno segnato un +26,11%. Per le altre imprese private (prevalentemente quelle di medie/grandi dimensioni), gli impieghi sono aumentati del +5,08% (vedi Tab. 3).
Tab. 1 – Ritardi di pagamento tra imprese e Pubblica amministrazione
rispetto alle scadenze contrattuali
(valori medi espressi in giorni)
2009 | 2010 | 2011 | 2009-2011 | |
ITALIA | 52 | 86 | 90 | +38 |
FRANCIA | 22 | 21 | 20 | -2 |
GERMANIA | 15 | 11 | 10 | -5 |
REGNO UNITO | 20 | 19 | 18 | -2 |
Elaborazione Ufficio studi CGIA Mestre su dati Intrum Justitia
Tab. 2 – N° totale di fallimenti in Italia
2008 | 2009 | 2010 | 2011 | Var. ass 2008-2011 | Var. %
2008-2011 |
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TOTALE N° FALLIMENTI IN ITALIA
|
7.238 | 9.383 | 11.319 | 11.615 | +4.377
|
+60,5 | |||||||
Stima % dei fallimenti dovuti ai ritardi di pagamento (*) | 24,9 | 25,0 | 30,0 | 31,0 | |||||||||
Stima n° fallimenti dovuti ai ritardi di pagamento
|
1.800 |
2.350 |
3.400 |
3.600 |
(*) In Europa, tale percentuale si attesta al 25%, mentre in Italia si stima che nel 2011 abbia inciso, visto
che registriamo il record nei ritardi nei pagamenti, per il 31%
|
|||||||||
Elaborazione Ufficio Studi CGIA Mestre su dati Intrum Justitia e Cerved |
Tab. 3 – Credito erogato alle imprese per sottosettori di attività economica
(dal 31-12-2010 al 31-10-2011)
(valori in milioni di euro) | |||
31/10/2011 | Var. assoluta
31-12-2010/ 31-10-2011 |
Var. %
31-12-2010/ 31-10-2011 |
|
SOCIETA’ NON FINANZIARIE | 903.561,4 | + 41. 987,0 | +4,87 |
associazioni fra imprese non finanziarie (es. consorzi, cooperative, etc.) |
1.138,2 | -1,4 | – 0,12 |
imprese pubbliche |
21.200,1 | +4.390,0 | +26,11 |
quasi società non finanziarie artigiane |
31.669,9 | -396,5 | – 1,24 |
quasi società non finanziarie altre (es. snc, sas, etc.) |
67.215,2 | +207,2 | +0,31 |
imprese private |
782.337,9 | +37.787,8 | +5,08 |
Elaborazione Ufficio Studi CGIA di Mestre su dati Banca d’Italia