La Chiesa, finalmente, pagherà l’Ici. Dopo anni di polemiche è stato il Governo Monti, alla vigilia dell’incontro annuale dei vertici della Repubblica e della Chiesa, a darne l’annuncio.
Per oggi pomeriggio è fissato l’incontro, in occasione dell’anniversario dei Patti Lateranensi, tra Napolitano, Monti, il segretario di Stato Tarcisio Bertone e il presidente della Cei Bagnasco. Saranno presenti anche altri ministri del Governo Monti e i leader Alfano, Bersani e Casini.
A quanto pare prima della “decisione finale” il governo, che avrebbe potuto muoversi in maniera completamente autonoma, ha invece intrattenuto una discreto e fitto colloquio. Insomma i rapporti Stato-Chiesa pare siano stati buoni e proficui.
Una nota di Palazzo Chigi precisa che “l’esenzione Ici fa riferimento agli immobili nei quali si svolge in modo esclusivo un attività non commerciale”. E vengono abrogate le norme che prevedevano l’esenzione dove si svolge un’attività no-profit “prevalente” ma non esclusiva.
Questa norma infatti permetteva l’evasione, come? Ad esempio, bastava tenere una cappella all’interno di una struttura alberghiera per evitare di pagare appunto sull’attività commerciale.
Ora, prendendo ad esempio sempre la struttura alberghiera con all’interno una cappella, l’esenzione avverrà solo per la frazione (cappella) dell’immobile nella quale non si svolge attività commerciale. Si tratterà quindi di distinguere, frazionare gli immobili che riportano questa casistica e sulla parte commerciale l’aliquota sarà piena. Per i luoghi di culto ci sarà quindi l’esenzione.
Si stima così di recuperare tra i 700 milioni e il miliardo di euro, la legislazione riguarderà non solo la Chiesa, ma anche tutto il mondo del no-profit.
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