Non c’è dubbio che uno dei più importanti provvedimenti contenuti nella Manovra Monti,  tanto per l’argomento quanto per il gettito complessivo previsto, sia quello relativo alla tassazione degli immobili.

Va subito detto che non si tratta della reintroduzione dell’Ici che, per quanto riguarda la “prima casa”, il governo Prodi aveva ridotto, ed il governo Berlusconi  – a partire dal 2008 – aveva abolito del tutto.

 

Si tratta invece della nuova IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA (non “unica”, IMU, come si pensava di chiamarla inizialmente in quanto unica non sarà), prevista dalle nuove norme sul “federalismo fiscale municipale”, che, anziché entrare in vigore nel 2014, entrerà in vigore nel 2012  in via sperimentale fino al 2014, secondo le regole della Manovra Monti e con le modifiche che vedremo più avanti.

 

L’IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA prevista dal decreto legislativo sul federalismo fiscale

e’ destinata a sostituire, a partire dal 2014:

 

 

  • l’irpef e relative addizionali sulla parte del reddito relativa agli immobili,
  • l’ici.

 

I soggetti passivi:

 

  • il proprietario,
  • il titolare di diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie,
  • il concessionario di area demaniale,
  • il locatario di immobile concesso in leasing.

 

Ha come presupposto, coerentemente con la non tassabilità della prima casa ai fini I ci, il possesso di immobili diversi dall’abitazione principale (che non sia classificata nelle categorie catastali A1, A8 e A9: abitazioni signorili, ville, castelli e palazzi storico-artistici)  e relative pertinenze.

 

La base imponibile è data dal valore dell’immobile determinato moltiplicando la rendita catastale rivalutata del 5% e, per i terreni agricoli, il reddito dominicale rivalutato del 25% per i seguenti moltiplicatori (già applicati ai fini dell’ici):

 

  • abitazioni e pertinenze (cat. A, C2, C6, C7): 100,
  • negozi e botteghe (cat. C1): 34,
  • uffici e studi (cat. A10): 50,
  • fabbricati ad uso produttivo (cat. D capannoni, alberghi, centri commerciali , etc.): 50,
  • ospedali, uffici pubblici, musei ecc. (cat. B): 140,
  • terreni agricoli non coltivati direttamente: 75.

 

La base imponibile delle aree edificabili è data dal valore di mercato.

L’aliquota è fissata allo 0,76%, ridotta alla metà in caso di immobile locato.

 

Può essere modificata con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, d’intesa con le autonomie locali o da ciascun Comune, in aumento o in diminuzione, con variazione massima  dello 0,3% (0,2% in caso di immobile locato).

 

La riduzione dell’aliquota al 50% è possibile, per volontà di ciascun Comune,  anche in caso di immobili non produttivi di reddito fondiario e di immobili posseduti da soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società (Ires) e limitatamente a determinate categorie di immobili.

Le delibere comunali devono essere adottate entro il termine per l’approvazione del bilancio di previsione (in altre parole: le aliquote possono essere ridotte mantenendo l’ equilibrio del bilancio comunale).

 

 

Le modifiche della Manovra Monti all’Imposta Municipale Propria sono sostanzialmente tre:

 

  • l’entrata in vigore, seppure in via sperimentale fino al 2014, anticipata al 2012;
  • l’inserimento dell’abitazione principale e delle relative pertinenze tra gli immobili soggetti all’imposta;
  • i nuovi moltiplicatori per determinare il valore degli immobili sui quali calcolare l’imposta.

 

Per quanto riguarda le aliquote, quella base è stata confermata allo 0,76%, con possibilità di modificarla da parte di ciascun Comune in aumento o in diminuzione di non più dello 0,3%.

La riduzione può essere fino allo 0,4% nel caso di immobili non produttivi di reddito fondiario, di immobili posseduti dai soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società e nel caso di immobili dati in affitto.

 

Per l’abitazione principale, l’aliquota è stata fissata allo 0,4%, con possibilità di modificarla in aumento o in diminuzione di non più dello 0,2%.

E’ prevista una detrazione di 200 euro, che può essere aumentata, fino a concorrenza dell’imposta dovuta, nel rispetto dell’equilibrio del bilancio comunale.

In questo caso, però, il Comune non può aumentare l’aliquota ordinaria per le unità immobiliari tenute a disposizione.

 

Per i fabbricati rurali strumentali, l’aliquota è stata fissata allo 0,2%, con possibilità di ridurla fino allo 0,1%.

 

Per quanto riguarda il gettito, la Manovra Monti prevede che sia riservata allo Stato una quota pari alla metà dell’importo calcolato, applicando l’aliquota base dello 0,76% all’imponibile di tutti gli immobili, esclusi l’abitazione principale e relative pertinenze ed i fabbricati rurali strumentali.

Tabella dei moltiplicatori

 

Categoria catastale Tipo di immobile Moltiplicatori ICI Moltiplicatori Imposta Municipale Propria dopo la Manovra Monti
A, C2, C6, C7 Abitazioni e loro pertinenze 100 160
C1 Negozi botteghe 34 55
A10 Uffici e studi 50 80
D Fabbricati ad uso produttivo 50 60
B Ospedali, uffici pubblici, musei ecc. 140 140
Terreno agricolo non coltivato direttamente 75 120
Area edificabile Valore di mercato Valore di mercato

 

Facciamo alcuni esempi ipotizzando che il Comune non modifichi né le aliquote, né la detrazione prevista per l’abitazione principale.

 

Esempio 1

Abitazione principale e una pertinenza nel Comune di Venezia – rendita catastale totale rivalutata del 5%: € 1.000.

Ici pagata nel 2011: zero

Imposta Municipale Propria dovuta nel 2012:

valore dell’immobile: 1.000 x 160 = € 160.000

I.M.P. lorda: 0,4% di 160.000 = € 640

I.M.P. netta: 640 (-) 200 = € 440

 

Esempio 2

Abitazione a disposizione in Comune di Jesolo e una pertinenza – rendita catastale totale rivalutata del 5%: € 800.

Ici pagata nel 2011:

valore dell’immobile: 800 x 100 = € 80.000

ici pagata: 0,7% di 80.000 = € 560

Imposta Municipale Propria dovuta nel 2012:

valore dell’immobile: 800 x 160 = € 128.000

I.M.P. dovuta: 0,76% di 128.000 = € 973

 

Esempio 3

Negozio/laboratorio sede dell’attività nel Comune di Venezia –  rendita catastale rivalutata del 5%: € 2.000.

Ici pagata nel 2011:

valore dell’immobile: 2.000 x 34 = € 68.000

ici pagata: 0,7% di 68.000 = € 476

Imposta Municipale Propria dovuta nel 2012:

valore dell’immobile: 2.000 x 55 = € 110.000

I.M.P. dovuta: 0,76% di 110.000 = € 836