E’ in arrivo un nuovo sistema di incentivi auto. Ad anticiparlo è il ministro Flavio Zanonato che parla di regime bonus-malus, concetto finora sconosciuto agli automobilisti italiani ma ben noto da alcuni mesi in Francia.

 

Il nuovo meccanismo di incentivi auto sarebbe basato sulla definizione di una valore soglia per quanto riguarda le emissioni: i veicoli immatricolati che risulteranno emettere livelli inferiori di CO2 godranno di finanziamenti statali. Fino a questo punto poche modifiche ai precedenti criteri.

 

Il vero elemento di novità sarà il sistema di copertura, assicurato da una tassazione extra per i modelli di veicoli con emissioni superiori rispetto all’indicatore stabilito. Il meccanismo basato sul criterio “bonus-malus” è da tempo allo studio del gruppo di lavoro ministeriale e appare quello con maggiori possibilità di approdare a una reale messa in atto.

 

Analizzando l’esperienza francese legata al sistema bonus-malus, si denotano alcuni elementi senza dubbio positivi, insieme però ad alcune possibili controindicazioni a medio-lungo termine. Se il presupposto per l’applicazione in Italia si basa sulla possibilità per il Governo di varare incentivi a “costo zero”, la pratica transalpina parrebbe smentire alla radice l’approccio.

 

Gli incentivi francesi hanno provocato in breve tempo uno spostamento degli acquisti verso modelli al di sotto del valore soglia indicato, favorendo così un ricambio in direzione “green” del parco auto in circolazione, ma anche uno squilibrio del sistema in favore di coloro che godevano dei bonus statali. Questa alterazione ha provocato un ammanco notevole nelle casse francesi, privando nella sostanza di ogni copertura lo stesso meccanismo di incentivazione.