Le autostrade sono più sicure della viabilità ordinaria: un dato rilevante, soprattutto se si pensa che è calcolato in termini di tasso di mortalità (misurato come numero di decessi per ogni 100 milioni di chilometri percorsi).
Le ragioni di un simile risultato sono da ricercare non solo all’introduzione del nuovo Codice della strada e alle caratteristiche peculiare dell’infrastruttura, ma anche ai numerosi interventi per migliorare la stessa rete autostradale, dall’asfalto drenante fino barriere di sicurezza. Un processo di miglioramento che ha permesso ad Autostrade per l’Italia (e alle società controllate) di ridurre il tasso di mortalità del 75% (riferito ai dati raccolti nel periodo tra il 1999 e il 2011).
Oltre ogni aspettativa. Rispetto alle altre reti di trasporto su gomma, Autostrade per l’Italia è riuscita ad abbassare il tasso di mortalità in anticipo rispetto all’obiettivo fissato dall’Unione Europea. Le statistiche mostrano come oltre il 90% degli incidenti mortali sia dovuto a comportamenti errati dei conducenti: una adeguata percezione e conoscenza del pericolo è lo strumento migliore per evitarlo. L’importante è guidare sempre con prudenza, evitando di imbattersi in pericoli evitabili.