Il 12 novembre la Camera dei deputati ha approvato in via definitiva la legge di bilancio e la legge di stabilità 2012.

Questa legge, reca anche alcune disposizioni di carattere ordinamentale e volte a sostenere la crescita, in attuazione delle misure promesse dal Governo all’Europa per assicurare una finanza pubblica sostenibile e per creare condizioni strutturali favorevoli alla crescita. In parole semplici si propone di riportare l’Italia al pareggio di bilancio entro il 2013, cosa che fino a qualche giorno fa appariva quasi impossibile ma che ora potrebbe profilarsi come una realtà in divenire.

In questa direzione vengono innanzitutto consolidati e mediante le necessarie disposizioni normative, le riduzioni di spesa delle amministrazioni centrali dello Stato già previste dai decreti legge n.98 e 138 del 2011, cui erano stati ascritti risparmi di spesa, pari a circa18 miliardi di euro nel triennio 2012-2014.

 

Sono poi previsti alcuni interventi volti al contenimento delle spese o all’acquisizione di future entrate, individuabili principalmente: nella previsione che mette a regime quanto già previsto nella legislazione vigente. I requisiti anagrafici per l’accesso alla pensione di vecchiaia devono essere tali da garantire una età minima per la pensione di vecchiaia pari almeno a 67 anni a decorrere dal 2026; nelle disposizioni in materia di dismissione del patrimonio immobiliare pubblico, prevedendo il conferimento di beni immobili di proprietà dello Stato a fondi comuni di investimento immobiliare od a società dei gestione, e stabilendosi che i proventi derivanti dalla cessione delle quote dei fondi o delle azioni delle società suddette siano destinati alla riduzione del debito pubblico; sempre in direzione della riduzione del debito, si prevede altresì l’alienazione di terreni agricoli di proprietà dello Stato, e degli enti territoriali.

 

Introdotte anche una serie di misure per migliorare la competitività dell’Italia:

– Norme sulla liberalizzazione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, che intervengono in particolare sulla procedura di affidamento dei servizi, ad esempio consentendo all’affidamento simultaneo con gara di una pluralità di servizi ed estendendo le nuove procedure anche ai servizi di trasporto pubblico regionale e locale.

– Estensione a tutto il territorio nazionale, in via sperimentale, delle disposizioni relative alle cosiddette zone a “burocrazia zero”, nonché in alcune misure di semplificazione amministrativa, quali la riduzione degli adempimenti per la costituzione ed il trasferimento di quote di società a responsabilità limitata.

Riduzione degli oneri amministrativi per cittadini ed imprese, estendendo il regime di autocertificazione e con il divieto di introdurre ulteriori adempimenti amministrativi in sede di recepimento delle direttive europee

Norme sugli ordini professionali, che dispongono la delegificazione degli ordini stessi, da realizzarsi secondo principi di liberalizzazione, e la previsione dell’esercizio delle professioni in forma societaria.

 

A sostegno dell’economia italiana:

-Azzeramento, per i primi tre anni, della quota di contribuzione per i contratti di apprendistato relativi agli anni 2012-2016 per i datori di lavoro che occupino fino a 9 addetti. Più nuove disposizioni per il sostegno all’occupazione femminile e per i ricorso al lavoro a tempo parziale.

-Riduzione dell’impatto della manovra finanziaria a carico degli enti territoriali, diminuendone gli oneri in base alle previste entrate derivanti dalla cosiddetta Robin tax.

-Incrementato (di circa 1,1, miliardi di euro) la dotazione di uno specifico Fondo destinato all’effettuazione di interventi urgenti ed indifferibili.

Disposti dei finanziamenti per il settore dell’istruzione (università, scuole paritarie e borse di studio), la proroga fino al 30 giugno 2012 delle missioni internazionali di pace ed, infine, la proroga a tutto il 2012, anche incrementando a tal fine per 1 miliardo il Fondo per l’occupazione, della concessione degli ammortizzatori sociali in deroga e di specifici interventi di tutela del reddito previsti dalla vigente normativa.