1)    SOSPENSIONE E DIFFERIMENTO GENERALIZZATO DEI TERMINI DI PAGAMENTO DELLE IMPOSTE, TASSE, CONTRIBUTI E TARIFFE.

Nelle zone colpite da calamità naturali la normativa fiscale già prevede la possibilità con Decreto di sospendere il pagamento dei tributi: si propone di estendere questa concessione anche alle tariffe di ogni genere (energia elettrica, acqua, gas, premi assicurativi, mutui);

 

2)    SBLOCCO IMMEDIATO DEI PAGAMENTI PUBBLICI VERSO LE IMPRESE E I LAVORATORI AUTONOMI COLPITI DALLA CALAMITA’ NATURALE.

Prevedere la possibilità per gli enti locali, anche in deroga del patto di stabilità, di pagare eventuali debiti “commerciali e produttivi” verso operatori economici colpiti dall’evento calamitoso.

 

3)    MONITORAGGIO ATTIVO DELLA SITUAZIONE DI CRISI ECONOMICA CREATASI DA PARTE DEGLI OSSERVATORI REGIONALI AL FINE DI RIDURRE LE STIME DEGLI STUDI DI SETTORE SINO A SOSPENDERNE L’APPLICAZIONE NEL PERIODO DI IMPOSTA COLPITO DALLA CRISI.

Gli Osservatori per gli Studi di Settore effettuino un monitoraggio attivo del territorio e delle categorie colpite. L’acquisizione delle informazioni può avvenire anche tramite le unità di crisi previste nei singoli enti locali; a tal fine particolarmente prezioso può essere l’apporto del rappresentante dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani presente in ogni Osservatorio. In conclusione dovrà essere redatto un documento, in accordo con le locali associazioni di categoria delle attività economiche, dal quale risulti il minor grado di rappresentatività degli studi di settore (in seguito agli eventi calamitosi), e nei casi più gravi dichiari la loro sospensione. Inoltre, si preveda la redazione di una apposita informativa da distribuire agli uffici locali predisposti al controllo in modo che a posteriori rimanga traccia delle minori capacità economiche degli operatori economici.

 

4)    FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER IL RIACQUISTO DI BENI STRUMENTALI DANNEGGIATI E DETASSAZIONE DEI NUOVI ACQUISTI.

Per ripristinare la capacità produttiva dell’imprenditore è necessario intervenire su più fronti: dal punto di vista finanziario, assicurandogli la liquidità sufficiente per ricomprare i beni strumentali a tasso zero; Dal punti di vista economico si deve consentire che l’acquisto dei nuovi cespiti possa essere portato in deduzione degli utili successivi (in aggiunta agli ordinari ammortamenti) realizzando una sorta di agevolazione “Tremonti per calamità”.