Secondo la Cgia di Mestre, gas, carburanti ed energia elettrica dovrebbero essere i primi. Taxi e farmaci, invece, sono in coda nella classifica della spesa media in capo alle famiglie italiane. Per i primi le famiglie spendono 48 euro l’anno, per i farmaci di fascia c 108. Perché, invece, il Governo vuole iniziare l’attività di apertura delle liberalizzazioni da queste due categorie ?
Per i bilanci delle famiglie italiane è opportuno che l’avvio delle liberalizzazioni interessi da subito i prodotti energetici, le assicurazioni auto e le banche. A questo risultato è giunta la CGIA di Mestre, dopo aver elencato le principali voci di spesa che gravano sui bilanci delle famiglie italiane.
Ebbene, se per il gas la spesa media annua è pari a 986 euro, per i carburanti (benzina, gasolio per autotrazione, gas-metano, etc.) il costo è pari a 897 euro, mentre l’energia elettrica incide sui bilanci di una famiglia media italiana per un importo pari a 588 euro. Di tutto rispetto anche il peso delle Rc auto sui portafogli delle famiglie italiane: ben 522 euro, mentre i servizi bancari costano mediamente 260 euro l’anno.
Settori che già da qualche decennio, sono comunque stati oggetto delle prime ondate di liberalizzazioni che, purtroppo, non hanno dato luogo a nessun vantaggio economico per i consumatori. Certo, i prezzi di questi prodotti (ad esclusione delle Rc auto e dei servizi finanziari) risentono del costo delle materie prime (petrolio e gas), del forte livello di tassazione, nonché dell’andamento del tasso di cambio euro/dollaro. Tuttavia, per la CGIA è doveroso iniziare l’azione di deregolamentazione proprio da questi settori, “attaccando” i potentati economici che controllano queste realtà.
“Noi crediamo che i settori che devono subire per primi una decisa liberalizzazione – commenta Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre – siano quelli che maggiormente gravano sui bilanci delle famiglie italiane che, guarda caso, sono quasi gli stessi che interessano anche le imprese. Invece, ci pare di capire che i primi ad essere interessati saranno i taxi ed e i farmaci di fascia c che, invece, pesano molto poco sulle tasche delle famiglie italiane: 48 euro l’anno i primi, 126 euro l’anno i secondi. Perché, invece, il Governo Monti vuole iniziare le liberalizzazioni proprio da questi ultimi ?”
Sempre dall’analisi di alcune delle principali tipologie di beni e servizi che gravano sulle famiglie italiane, gli onorari dei liberi professionisti incidono mediamente per 213 euro ogni anno, i rifiuti per 208 euro, la distribuzione dell’acqua potabile per 193 euro, il trasporto pubblico locale per 167 euro e i trasporti ferroviari per 98 euro.
Classifica dei settori da liberalizzare
(in funzione della spesa delle famiglie su alcune tipologie di beni e servizi)
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Spesa media annua* | Inc. %
sulla spesa media annua |
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1) Gas | 986 | 3,3 | |||||
2) Carburanti | 897 | 3,0 | |||||
3) Energia Elettrica | 588 | 2,0 | |||||
4) Assicurazione autoveicoli | 522 | 1,8 | |||||
5) Servizi finanziari (Banche) | 260 | 0,9 | |||||
6) Onorari liberi professionisti | 213 | 0,7 | |||||
7) Rifiuti solidi urbani | 208 | 0,7 | |||||
8) Acqua potabile | 193 | 0,7 | |||||
9) Trasporto pubblico locale (su strada) | 167 | 0,6 | |||||
10) Spesa farmaceutica classe C | 126 | 0,4 | |||||
11) Trasporto ferroviario | 98 | 0,3 | |||||
12) Taxi | 48 | 0,2 | |||||
* Media calcolata sugli ultimi tre anni (ovvero 2008, 2009 e 2010)
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Elaborazione Ufficio Studi CGIA di Mestre su dati ISTAT
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