Se l’Imu sulla prima casa è stata abolita, da dove troverà i soldi il Governo per coprire il mancato gettito? Nel bozza del decreto approvato mercoledì 28 agosto 2013, il governo reintroduce l’Irpef sugli immobili non locati, categoria che comprende le case di vacanza oppure appartenenti a cittadini residenti all’estero. La tassa dovrà essere corrisposta allo Stato a novembre insieme all’acconto Irpef.
Si tratta dunque di una vera e propria stangata da un miliardo di euro che andrà a colpire i proprietari di seconde case. La disposizione, valida già per l’anno fiscale 2013, è in esplicita deroga allo Statuto dei contribuenti, che non consentirebbe l’introduzione di norme retroattive. Nonostante ciò, l’articolo 6 del decreto stabilisce di assoggettare a tassazione Irpef il 50% del reddito dominicale dei terreni non affittati e il reddito dei fabbricati non locati, quest’ultimo da calcolare rivalutando del 5% la rendita catastale dell’immobile e aumentandola di un terzo. Se l’abitazione rimane sfitta solo in certi periodi dell’anno, l’imposta verrà determinata in modo proporzionale.