Continua la strada del nuovo riccometro che ora è al vaglio del Parlamento. Lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sulla riforma Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente, ha infatti già ricevuto il via libera delle commissioni riunite Finanze e Affari sociali della Camera.
Il indicatore 2013 si presenta come uno strumento che ha lo scopo di stanare i furbetti che, senza averne diritto, godono di prestazioni assistenziali togliendole a chi ne ha veramente bisogno, attraverso una miglior analisi della condizione economica e reddituale delle famiglie, riducendo così il fenomeno delle truffe.
A commentare il cammino del nuovo Isse, il viceministro Guerra, secondo cui il Governo terrà conto di alcune richieste delle commissioni parlamentari, le quali portano a rafforzare alcune attenzioni che erano già presenti nel decreto operando una parziale ridefinizione di alcune franchigie e una maggior attenzione per la disabilità.
Tra le novità allora rivela l’esclusione dal nuovo Isee delle prestazioni assicurate dal sistema previdenziale e da quello sanitario e il rafforzamento di alcune misure in favore dei disabili e nuclei familiari numerosi, ossia con almeno tre figli, come già la norma di legge invitava a fare.