“Forse c’era bisogno di un’ulteriore dose di equità, ma non è vero che la manovra Monti e le ultime due redatte dal Governo Berlusconi non colpiranno anche i ricchi.”

 

A sentenziarlo è Giuseppe Bortolussi, segretario della CGIA di Mestre, che ha calcolato gli effetti economici delle ultime 3 manovre correttive  sulle  tasche di tre tipologie di super- ricchi: un manager d’azienda con 550.000 euro di reddito l’anno; un dirigente con un reddito di 350.000 euro l’anno; un pensionato con un reddito di 220.000 euro l’anno.

 

Ebbene:  a fronte della patrimoniale che graverà sui loro dossier titoli, del contributo di solidarietà introdotto da Berlusconi, dal peso dell’ Imu che interesserà le loro abitazioni (1^ e 2^ casa)  e la tassa di lusso che colpirà le loro auto di grossa cilindrata, per queste due tipologie di dirigenti gli aumenti saranno di tutto rispetto. Nel primo caso, la maggiore tassazione sarà già quest’anno di quasi 8.500 euro, per oscillare poi nei prossimi tre anni tra i 16.000 euro e i 21.300 euro per ciascuna annualità.

 

Non va molto meglio nemmeno per il nostro “ipotetico” super pensionato. Se si considera anche  l’ulteriore contributo di solidarietà introdotto dalla manovra Monti sopra i 200.000 euro (aliquota del 15%), le maggiori tasse da versare all’Erario e agli Enti locali ammonteranno a 4.000 euro per l’anno in corso e tra i 10.700 euro e i 12.300 euro per ciascuno dei prossimi anni.

 

“La manovra Monti potrà non piacere e sicuramente si poteva fare di più e meglio, tuttavia – conclude Bortolussi – mai come in questa occasione anche i redditi alti sono stati chiamati a dare il loro contributo”.

 

 

DIRIGENTE Reddito 550.000 euro


Dirigente con reddito di 550.000 euro. Patrimonio finanziario di 1.500.000 euro di cui 25.000 in conto corrente, di cui coperto dallo scudo fiscale per 200.000 euro. Ulteriore patrimonio finanziario all’estero di 100.000 euro. Auto di 320 Kw a benzina con la quale percorre 20.000 km annui (consumo pari a 10 km con 1 litro). Premio assicurativo di 2.214 euro. Abitazione principale di 300 mq, con rendita (al lordo della rivalutazione del 5%) pari a 2.796 euro. Seconda casa di 70 mq, con rendita (al lordo della rivalutazione del 5%) pari a 650 euro. Terza casa di 80 mq, con rendita (al lordo della rivalutazione del 5%) pari a 800 euro. Abitazione all’estero del valore di 100.000 euro.

 

DIRIGENTE Reddito 350.000 Euro


Dirigente con reddito di 350.000 euro. Patrimonio finanziario di 800.000 euro di cui 30.000 in conto corrente. Auto di 320 Kw a benzina con la quale percorre 20.000 km annui (consumo pari a 10 km con 1 litro). Premio assicurativo RC auto di 2.091 euro. Abitazione principale di 200 mq, con rendita (al lordo della rivalutazione del 5%) pari a 1.800 euro. Seconda casa di 80 mq con rendita (al lordo della rivalutazione del 5%) pari a 700 euro.


PENSIONATO Reddito 220.000 Euro


Pensionato con Pensione di 220.000 euro. Patrimonio finanziario di 650.000 euro di cui 20.000 in conto corrente. Auto di 225 Kw a benzina con la quale percorre 20.000 km annui (consumo pari a 10 km con 1 litro). Premio assicurativo RC auto di 1.512 euro annui. Abitazione principale di 150 mq e con rendita (al lordo della rivalutazione del 5%) pari a 1.324 euro. Seconda casa di 80 mq e con rendita di 893 euro.

 

 

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