Secondo la CGIA di Mestre, a preoccupare gli italiani non ci sono solo gli effetti della manovra correttiva, ma anche la raffica di aumenti avvenuti in alcune città con l’aumento dell’addizionale comunale Irpef, dell’ aliquota provinciale sull’Rc auto e del prezzo della benzina che stanno delineando un quadro complessivo veramente preoccupante.
A Firenze, secondo una elaborazione condotta dalla CGIA di Mestre, l’aggravio di imposta in capo ad una famiglia monoreddito con un imponibile Irpef di 40.000 € percepito da un impiegato di buon livello e con 2 figli a carico sarà, nel 2014 (anno in cui andranno a regime gli effetti della manovra correttiva), di 1.077 euro in più rispetto al 2010.
A Bari, invece, le cose andranno peggio. Per una famiglia con un reddito di 50.000 € dove entrambi i coniugi sono impiegati con 1 figlio a carico, gli effetti della manovra e dell’aumento delle tasse procurerà maggiori imposte, rispetto al 2010, per un importo di 1.184 euro.
A Venezia: Rispetto a Firenze e a Bari che non sono state interessate dall’aumento dell’addizionale comunale Irpef e dell’aliquota provinciale sulle Rc auto, i residenti del capoluogo regionale veneto si ritroveranno con un +0,2% dell’addizionale comunale Irpef e con l’incremento di 3,5 punti sulle Rc auto. Pertanto, una famiglia composta da 2 coniugi entrambi operai con 1 figlio a carico e con un reddito di 38.000 €, pagherà, nel 2014, 1.204 euro in più rispetto al 2010. Anche in questo caso si sommeranno gli effetti della manovra correttiva con gli aumenti delle addizionali e quelli legati al prezzo della benzina.
“Sia chiaro – commenta Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre – proprio quei Comuni che in passato erano tra i più virtuosi, a seguito dei tagli ai trasferimenti devono aumentare le tasse locali. E’ il caso di Venezia e di molte altre realtà che hanno dovuto introdurre, o aumentare, l’addizionale comunale Irpef o l’aliquota dell’Rc auto per far quadrare i bilanci”.

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