REGIONI
IVA
Con il gettito IVA dovrà essere finanziata la spesa sanitaria.
La compartecipazione sino al 2013 continuerà ad essere pari al 44,7%, la distribuzione delle risorse avverrà sulla base dei consumi rilevati sul territorio. Dal 2014 con un DPCM sarà rideterminata in modo da assicurare la copertura integrale delle spese essenziali a costo standard.
ADDIZIONALE IRPEF REGIONALE
Potrà variare in aumento o in diminuzione del 2,1%
Sarà caratterizzata da una parte fissa e da una parte manovrabile dai governatori.
La parte fissa:
a) sino al 2011 avrà una aliquota dello 0,9%
b) dal 2012 aumenterà in modo da compensare l’abolizione dei trasferimenti erariali e dell’accisa dell’addizionale sulla benzina; lo Stato con decreto ne fisserà la misura e contemporaneamente diminuirà l’aliquota degli scaglioni IRPEF.
La parte variabile potrà variare nelle seguenti misure:
a) sino al 2013 dello 0,5%;
b) dal 2014 dello 1,1% (tranne che per i lavoratori dipendenti e i pensionati con redditi sino a 28.000 euro);
c) dal 2015 del 2,1% tranne che per i lavoratori dipendenti e i pensionati con redditi sino a 28.000 euro)
Tuttavia nel caso in cui i Governatori abbiano ridotto l’IRAP la possibilità di aumentare l’aliquota dell’addizionale IRPEF è limitata allo 0,5%.
Le Regioni, riguardo ai meccanismi di tassazione relativi all’addizionale IRPEF potranno prevedere detrazioni, legate alla situazione famigliare.
IRAP
Potrà essere abolita solo riducendo la spesa e alla duplice condizione di avere i conti in ordine e di non aver aumentato l’addizionale regionale IRPEF oltre lo 0,5%.
ACCISA SULLA BENZINA
Le Regioni non avranno più la quota sull’accisa sulla benzina, contemporaneamente verrà istituita una compartecipazione all’accisa di cui godranno le province
PRESSIONE FISCALE
La pressione fiscale dovrà rimanere invariata
COSTI STANDARD SANITARI
I costi standard legati alla sanità verranno stabiliti prendendo a modello 3 regioni individuate dalla Conferenza Stato – regioni. Queste regioni verranno scelte tra una rosa di 5 con i conti in ordine.
Su questa partita vi è un forte contrasto in quanto le Regioni del Sud hanno paura di essere penalizzate. In particolare le Regioni in disavanzo sanitario: Lazio, Campania, Molise, Calabria, Abruzzo, Puglia e Sicilia.
Quindi è intuibile che la determinazione dei costi standard in ambito sanitario sarà oggetto di discussioni.
PEREQUAZIONE
Vi sarà un fondo che inizierà ad operare dal 2014. I criteri di riparto delle risorse risentiranno inizialmente della spesa storica per poi cedere progressivamente il passo a quello legato ai costi standard per arrivare al 2018 i cui quest’ultimo sarà l’unico criterio.
TRASFERIMENTI
Dal 2012 verranno meno i trasferimenti statali alle Regioni.
Sempre dal 2012 le province non riceveranno più risorse né dalle Regioni, né dallo Stato.
Dal 2013 i comuni non riceveranno più alcun trasferimento da parte delle Regioni, sostituito da una quota di compartecipazione nell’addizionale IRPEF Regionale.
PROVINCE
Dal 2012 le Province non riceveranno più né i trasferimenti statali, né quelli regionali.
Le risorse finanziarie deriveranno da entrate tributarie:
a) quota del bollo auto;
b) quota dell’accisa sulla benzina
Dal 2014 l’imposta sulle assicurazioni del 12,5% sarà versata direttamente alle Province che potranno variarne il prelievo del 2,5% sia in aumento che in diminuzione.