Secondo gli ultimi dati dell’ ACI, le vetture circolanti in Italia hanno ormai una vita media di 10 anni e 4 mesi. Basterebbe questa considerazione a spiegare in parte l’assestamento nella caduta del mercato dell’auto nel mese di luglio, un calo dell’1,92% con 107.514 nuove vetture immatricolate rispetto alle 109.617 di un anno fa.

 

Il segnale appare chiaro a ben guadare i dati dei mesi precedenti: -4,9% in marzo, -10,83% in aprile, -7,98% in maggio e -5,51% in giugno. La sostanza del ragionamento sta nel fatto che gli italiani hanno un oggettivo bisogno di auto, la crisi li dirige naturalmente su vetture a basso costo ma non può contrarre ulteriormente gli acquisti arrivati ad un limite di sussistenza che gli analisti considerano ormai invalicabile. Il punto è casomai come rilanciare la voglia di acquistare bilanciando le necessità fiscali del paese con costi più sostenibili da parte di un automobilista nel mondo reale.

 

Scendendo nel dettaglio delle scelte degli italiani, ancora un forte calo delle vetture a benzina, -8,5% in luglio, mentre il diesel si posiziona sul 54,4% del totale nel mese e al 53,8% nei primi 7 mesi. Il Gpl conferma la quota dell’8,9%, mentre in luglio le auto ibride hanno raccolto l’1,2% del totale vendute.

 

Rallenta anche la caduta del gruppo Fiat con 31.377 nuove vetture vendute a luglio, in flessione del 5,53%. La quota del Lingotto è al 29,18%, in calo rispetto al 30,30% di un anno fa ma in progresso rispetto al 27,46% di giugno. Inoltre, cinque vetture del Lingotto sono ai primi cinque posti della top ten: nell’ordine, Panda , Punto , Ypsilon , 500L e 500.