La carenza del personale presso la Motorizzazione Civile di Venezia sta mettendo in grossissima difficoltà il regolare servizio di questo ente pubblico. Un problema, purtroppo, che non riguarda solo il nostro territorio. E a pagare il conto sono soprattutto le imprese. A dirlo è la CGIA di Mestre che negli ultimi mesi è presa d’assalto dalle proteste degli artigiani e dei piccoli imprenditori.
Denuncia il Presidente dell’Associazione Roberto Bottan: “I tempi per la realizzazione di un collaudo o di una nuova immatricolazione di automezzi sottoposti a modifiche si sono allungati in misura non più tollerabile. Mediamente, bisogna aspettare 2 mesi, con gravi ripercussioni, soprattutto per le imprese. Coloro che devono modificare il proprio mezzo di lavoro o, come nel caso dei taxisti, e devono immatricolare la nuova auto, non possono attendere questi tempi. Seppur difficilmente quantificabile, è un danno economico che pesa sulle tasche di molti imprenditori che, in molti casi, sono stati costretti a rifiutare delle commesse di lavoro, a causa della indisponibilità degli automezzi”.
Il personale rimasto, segnala la CGIA, si sta prodigando al massimo, ma la carenza di organico è tale che non ce la fa a reggere l’elevato numero di richieste che giungono da tutta la provincia.
“Oltre agli imprenditori – prosegue Bottan – sono fortemente penalizzati anche i disabili. Molte di queste persone modificano la propria autovettura per rendersi pienamente autonome. Ma non possono aspettare 2 mesi per ottenere il collaudo.”
Dalla CGIA, infine, ricordano che gli Uffici della Motorizzazione Civile svolgono tantissime funzioni per i cittadini e le imprese. Si occupano di collaudi, revisioni e immatricolazioni delle nuove auto, del rilascio delle patenti, consulenza e pareri tecnici alle prefetture in materia di sospensione della patente. Infine, rilasciano il Certificato di Abilitazione Professionale (CAP), la Carta di Qualificazione del Conducente (CQC) e il certificato di formazione professionale ADR. La Motorizzazione si occupa anche dell’autotrasporto di persone e cose.
“Con un organico sempre più ridotto all’osso – conclude Bottan – è evidente che tutta questa mole di lavoro non può che essere espletata con ritardi non più accettabili. Speriamo, come promesso, che il Ministero dei Trasporti intervenga e sani questa situazione” .
Mestre 10 giugno 2019