L’ufficio studi CGIA stima che nel primo trimestre di quest’anno le famiglie e le imprese veneziane saranno chiamate a pagare, rispetto al 2019 (anno pre-pandemia), 336,5 milioni di euro in più di energia elettrica e gas: di cui 115,5 milioni in capo alle famiglie e 221 milioni in quella delle imprese (vedi Tab. 1). Se questi aumenti di prezzo dovessero perdurare per una buona parte di quest’anno, non è da escludere, ipotizza la CGIA, che 5 mila a addetti occupati nelle aziende energivore della provincia di Venezia rischiano, anche temporaneamente,  di rimanere a casa.

 

  • Prossima misura ancora insufficiente

Certo, nel Consiglio dei Ministri di domani dovrebbe essere approvata una misura di ampia portata per calmierare i prezzi delle bollette a famiglie, imprese ed Amministrazioni pubbliche. Pare di capire che questo provvedimento potrebbe aggirarsi tra i 5 e i 7 miliardi di euro. Sia chiaro, in termini assoluti parliamo di una cifra elevatissima; se confermata, sarebbe comunque del tutto insufficiente a mitigare i rincari che, famiglie e imprese italiane, subiranno in questi primi 3 mesi dell’anno.

 

  • I settori a rischio blackout

Con aumenti che in alcuni casi sfiorano anche il 400 per cento, i settori energivori sono più a rischio degli altri. Per quanto riguarda il consumo del gas, segnaliamo le difficoltà che stanno colpendo le imprese del vetro, della ceramica,   del cemento, della plastica, della produzione di laterizi, la meccanica pesante, l’alimentazione, la chimica etc. Per quanto concerne l’energia elettrica, invece, rischiano il blackout le acciaierie/fonderie, la logistica, l’alimentare, il commercio (negozi, botteghe, centri commerciali, etc.), alberghi, bar-ristoranti, altri servizi (cinema, teatri, discoteche, lavanderie, etc.).

  

  • I distretti più in difficoltà

I rincari e la mancanza di alcune materie prime hanno messo in difficoltà molte imprese e, conseguentemente, anche alcuni distretti produttivi che sono delle punte di eccellenza della nostra provincia. I più in difficoltà sono:

  • gli alberghi del centro storico di Venezia;
  • i calzaturifici della Riviera del Brenta;
  • l’ittico di Caorle e Chioggia;
  • le vetrerie di Murano…

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