No all’aumento dell’Iva, anche se in forma selettiva, in cambio di meno Irpef, grazie all’introduzione della flat tax. A dirlo è la CGIA che esprime la sua netta contrarietà a questa ipotesi che sembra trovare il favore di molti, in particolar modo tra gli industriali.
“Se aumentasse l’Iva – dichiara il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo – favoriremmo le esportazioni, ma penalizzeremmo i consumi interni. A pagare il conto sarebbero le famiglie, ma anche gli artigiani, i piccoli commercianti e i lavoratori autonomi che vivono quasi esclusivamente di domanda interna”.
Gli artigiani mestrini ricordano che, nell’ipotesi peggiore, se non verranno recuperati entro la fine di quest’anno 23,1 miliardi di euro, l’aliquota ordinaria passerà dal 22 al 25,2 per cento, mentre quella ridotta dal 10 salirà al 13 per cento…