Il “vecchio” Cud va in pensione e sarà sostituito dallo schema di Certificazione Unica (Cu), la cui bozza è stata messa a disposizione sul sito dell’Agenzia delle Entrate
Il “vecchio” Cud va in pensione e sarà sostituito dallo schema di Certificazione Unica (Cu), la cui bozza è stata messa a disposizione sul sito dell’Agenzia delle Entrate (occorre accedere all’indirizzo www.agenziaentrate.gov.it e, dal menù Home, seguire il percorso, Strumenti – Modelli – Modelli in bozza). Nel documento, come spiegano le Entrate stesse, sarà possibile inserire tutti i redditi, compresi quelli certificati in forma libera (non più solamente, quindi, quelli da lavoro dipendente e assimilati).
Tra le altre principali novità, segnaliamo l’obbligo, per i sostituti d’imposta, di inviare i dati entro il 9 marzo non solo a chi ha percepito il reddito, ma anche all’Agenzie delle Entrate. I sostituti, inoltre, nello stesso modello inseriranno anche i dati relativi ad altri redditi, (come lavoro autonomo e “redditi diversi”), attualmente certificati in forma libera; dovranno, dunque, compilare un solo frontespizio contenente “i propri dati, le informazioni anagrafiche del contribuente e il prospetto dei figli e degli altri familiari a carico del dipendente o pensionato in relazione ai quali sono state riconosciute le detrazioni per carichi di famiglia”.
L’Agenzia ricorda, infine, che restano confermate, anche per il nuovo anno, una serie di agevolazioni per i redditi da lavoratore dipendente e assimilati, tra cui l’abbattimento della base imponibile dei redditi erogati ai ricercatori, alle lavoratrici e ai lavoratori che rientrano in Italia dopo aver maturato un’esperienza lavorativa all’estero.
30 settembre 2014