L’Ocse promuove l’Italia e, in via del tutto inedita, la sua decisione di rallentare l’aggiustamento e la stabilizzazione dei conti pubblici
L’Ocse promuove l’Italia e, in via del tutto inedita, la sua decisione di rallentare l’aggiustamento e la stabilizzazione dei conti pubblici in favore del consolidamento delle politiche espansive. Tale rallentamento, nell’Economic Outlook di autunno, viene definito appropriato rispetto agli impegni precedenti.
”Limitare l’aggiustamento darebbe alle riforme strutturali già concordate e all’allentamento monetario una chance di rafforzare l’attività”, spiegano gli economisti dell’organizzazione internazionale, secondo le stime dei quali il nostro Paese dovrebbe tornare a crescere nella seconda metà del 2015, grazie all’export, e accelerare nel 2016.
Resta, ovviamente, il problema dell’immenso debito pubblico, ragione di elevata vulnerabilità. Quando ci sarà ripresa, quindi, il maggior gettito fiscale dovrà essere utilizzato per ridurre il deficit. Per quanto riguarda, infine, la zona euro, l’organizzazione con sede a Parigi paventa i rischi di una stagnazione persistente se non saranno assunte vigorose iniziative per la crescita.
Quest’anno, dunque, i Paesi appartenenti alla divisa unica cresceranno, complessivamente, solo dello 0,8 per cento, mentre nel 2015 l’aumento sarà dell’1,1, seguito dall1,7 l’anno successivo.
Mestre, 26 novembre 2014