Oggi (5 agosto 2015) dovrebbe essere votato definitivamente il Dl sui fallimenti.
Tra le novità previste, le banche che vantano crediti di modesta entità non potranno opporsi ad accordi di ristrutturazione che vedono l’adesione delle banche creditrici maggiormente esposte.
Questa nuova disposizione modifica anche la disciplina fiscale delle svalutazioni e delle perdite su crediti di banche, enti e finanziari e imprese assicurative, permettendo nel dettaglio la deducibilità in un unico esercizio, rispetto ai precedenti cinque anni.
Il dl stabilisce che il sequestro dei beni di un’impresa stabilito dalla magistratura non possa impedirne l’attività, se questa è di interesse strategico nazionale: la norma si è resa necessaria anche a seguito del fermo imposto dalla magistratura ad un altoforno dell’Ilva.
In riferimento allo stabilimento di Taranto, il governo punta con questo provvedimento convertito in legge a superare l’estate per poi, in autunno utilizzare il nuovo fondo “turnaround” per creare una società, a controllo pubblico, che prenda in affitto gli impianti dell’Ilva, almeno per un paio di anni.