Il 25 ottobre il TAR del Lazio dovrà decidere se accogliere o meno la richiesta avanzata da Confindustria e da altre associazioni della committenza di dichiarare l’illegittimità dei costi minimi. E in attesa di quell’appuntamento si sono riuniti molti associazioni di categoria dei piccoli trasportatori hanno espresso una linea abbastanza univoca: i costi minimi – viene detto in sintesi – rimangono un’esigenza insopprimibile. Ragion per cui non possono essere cancellati. Ciò significa che anche nell’ipotesi in cui il TAR del Lazio dovesse verificarne l’incompatibilità con il nostro sistema giuridico, le associazioni sono pronte alla mobilitazione.