“Con la decisione del Governo Monti di mettere a disposizione quasi 6 mld di euro per estinguere una parte dei debiti che la Pubblica Amministrazione ha nei confronti delle imprese private, si fa un passo in avanti  molto importante, ma non ancora sufficiente. Purtroppo, lo Stato deve  alle aziende private altri 65 miliardi circa.”


E’ questa la prima affermazione rilasciata da Giuseppe Bortolussi, segretario della CGIA di Mestre dopo aver appreso che nel decreto sulle liberalizzazioni il Governo ha deciso di saldare una piccola parte dei debiti che  lo Stato ha nei confronti dei privati.

 

Drammatica, come dicevamo,  la situazione per chi lavora  con la Pubblica Amministrazione italiana: i pagamenti vengono onorati mediamente dopo 180 giorni (+52 giorni rispetto al 2009) con un ritardo medio, nei confronti dei termini contrattuali, di 90 giorni. Niente a che vedere con le situazioni che si verificano nei Paesi nostri concorrenti: in Francia le fatture vengono  “saldate” a 64 giorni (6 giorni in meno rispetto al 2009), nel Regno Unito a 47 giorni (-2) e in Germania a 35 giorni (-5 rispetto al 2009).

“A fronte di ciò – conclude Bortolussi – è necessario che il Parlamento recepisca quanto prima la Direttiva europea contro i ritardi nei pagamenti, costringendo anche i committenti privati ad onorare i propri impegni entro 60 giorni”.

 

 

 

Tempi e ritardi medi di pagamento: un confronto tra i principali Paesi europei

(valori medi espressi in giorni)
Tra imprese e Pubblica A. Differenza
2009 2010 2011 2009-2011
ITALIA
Tempi di pagamento medi effettivi 128 186 180 +52
Ritardi medi di pagamento 52 86 90 +38
FRANCIA
Tempi di pagamento medi effettivi 70 65 64 -6
Ritardi medi di pagamento 22 21 20 -2
GERMANIA
Tempi di pagamento medi effettivi 40 36 35 -5
Ritardi medi di pagamento 15 11 10 -5
REGNO UNITO
Tempi di pagamento medi effettivi 49 48 47 -2
Ritardi medi di pagamento 20 19 18 -2
 

 

Elaborazione Ufficio Studi CGIA Mestre su dati Intrum Justitia