Potrebbero emergere criticità per le imprese che vantano crediti nei confronti della pubblica amministrazione senza essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali. I contributi arretrati dovranno essere automaticamente detratti dal credito, ma su tale punto sussistono dubbi.

 

Il D.L. n. 35/2013 non prevede regole specifiche sui predetti pagamenti; conseguentemente, deve farsi riferimento alle norme generali che, in precedenza, hanno disciplinato la materia, verificando se esse siano compatibili.

 

Se il credito deriva da un appalto, si applicano le regole previste per il pagamento delle fatture, compresa la richiesta del Durc, da parte dell’amministrazione pubblica agli enti previdenziali: se da tale documento emerge un arretrato, interviene un intervento sostitutivo (art.4 del Dpr n. 207/2010). La stazione appaltante versa gli importi corrispondenti alle scoperture detraendoli dal debito che ha nei confronti dell’impresa; per differenza, nasce la somma che sarà incassata dall’impresa.

 

In assenza di appalti, il Durc non dovrebbe essere richiesto, anche se tale fattispecie genera dubbi operativi.

 

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