Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha spiegato in Senato il contenuto della missiva inviata all’Europa per chiedere il rinvio degli obiettivi sui conti pubblici. Padoan ha fatto presente, anzitutto, che, nonostante vi siano segnali di ripresa, essa rimane del tutto fragile e incerta.
Il pareggio di bilancio, quindi, sarà raggiunto nel 2016 e mantenuto fino al 2018. Il rinvio, in particolare, sarà necessario per favorire il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione, per il quale l’esecutivo guidato da Renzi intende avvalersi della procedura eccezionale; tale procedura consiste, appunto, nel rinvio del pareggio, in relazione al quale, effettivamente, l’aula del Senato ha dato l’ok alla relazione congiunta.
Il ministro ha, inoltre, specificato che “in presenza di eventi eccezionali, il Governo, qualora ritenga indispensabile discostarsi dagli obiettivi programmatici, sentita la Commissione Europea, presenti al Parlamento una Relazione e una specifica richiesta di autorizzazione in cui sia indicata l’entità e la durata dello scostamento nonché sia definito un piano di rientro che permetta di convergere verso l’Obiettivo di Medio Periodo”.
Infine, “le misure correttive per i prossimi anni, e il piano di dismissioni – ha concluso -, assicurano già dal prossimo anno il rapido rientro del maggior rapporto debito/Pil, conseguente all’ulteriore pagamento dei debiti pregressi”.