C’è grande preoccupazione in tutta la Terraferma veneziana nel settore dell’estetica e dell’acconciatura per il fenomeno dell’abusivismo. A lanciare l’allarme è la CGIA di Mestre che sottolinea come questo problema sia esploso in maniera importante negli ultimi anni, con un numero sempre più vasto di abusivi della professione che si recano a casa dei clienti per eseguire tagli, messe in piega, colorazioni, trattamenti delle mani e del viso.
“Da qualche tempo a questa parte – segnala il Presidente della categoria Benessere della CGIA Sergio Gnan – gli abusivi si creano la propria cerchia di clienti anche attraverso l’uso dei social network, mettendo a rischio la salute dei clienti”.
Da un’analisi della CGIA degli artigiani di Mestre gli abusivi sono addirittura un terzo del totale degli addetti del settore e la cosa allarmante è che arrivano sempre più spesso segnalazioni di consumatori danneggiati da pratiche mal eseguite o eseguite in assenza delle prescrizioni di legge o a causa dell’utilizzo di prodotti di scarsa qualità o, ancora, dall’utilizzo scorretto di apparecchiature o da mancanza di sterilizzazione degli strumenti.
“L’abusivismo, inoltre, determina concorrenza sleale nei confronti degli operatori regolari che pagano tasse e contributi e spendono molti soldi – sottolinea Gnan – per rispettare tutte le norme igienico-sanitarie”.
La CGIA ricorda che non più tardi di un paio di anni fa la categoria, con la compartecipazione di Adico, ha attivato una campagna contro l’abusivismo che, nonostante tutto, ha dato buoni risultati. Un’esperienza che sarà sicuramente riattivata nei prossimi mesi.