A partire dalla data odierna le nuove cause introdotte in alcune delle tipologie più tipiche del diritto societario saranno trattate presso sezioni specializzate istituite presso ogni tribunale e corte d’appello con sede nei capoluoghi di Regione. Uniche eccezioni la Lombardia (che prevede un ulteriore ufficio a Brescia), la Sicilia (con Catania che affiancherà Palermo) e la Valle d’Aosta (che graviterà su Torino).

La riforma dovrebbe permettere alle imprese di poter contare su un giudice a elevato tasso di specializzazione e concentrato solo in alcuni grandi tribunali, elemento importante da utilizzare anche per arrivare a un sensibile taglio dei tempi di controversie chiave per la modernizzazione dell’intero sistema giudiziario. Potere contare su una giurisprudenza societaria di qualità rappresenterebbe una buona carta da utilizzare per fare rimontare all’Italia qualche posizione nelle classifiche sulla competitività dell’amministrazione della giustizia.

A fare da filtro di fatto al numero delle cause introdotte, riducendone il numero, potrebbe anche essere il raddoppio dell’importo del contributo unificato che da ora sarà necessario versare.