Stando alle dichiarazioni del ministro del Welfare, Enrico Giovannini, la situazione economica italiana si sta avvicinando alla svolta. Il titolare del lavoro, intervenendo ai microfoni di Radio 1, si è detto convinto che il PIL italiano è tornato a crescere dello 0,2-0,3% nel quarto trimestre dello scorso anno. Giovannini ha detto che tali dati rappresentano un anticipazione delle rilevazioni che l’Istat pubblicherà a metà febbraio; è bene ricordare che Giovannini, dell’Istat, è stato presidente fino a quando è stato nominato ministro. In ogni caso, secondo lui, dopo la frenata della caduta ci dovrebbe essere la ripresa mentre, nel 2014, la dinamica si dovrebbe acuire.

 

Si tratta, ha sottolineato il ministro, di una crescita focalizzata ancora sul manifatturiero, mentre sul settore dei servizi e delle costruzioni gravano ancora pesanti difficoltà. Rispetto alle dinamiche occupazionali, poi, ha precisato che “nel terzo trimestre del 2013 quando il PIL aveva solo smesso di cadere, il numero dei nuovi contratti di lavoro è stato superiore al numero della cessazione dei contratti. Questa è la prima volta che accade, dopo cinque trimestri, quasi un anno e mezzo, di calo ininterrotto. E’ il segno che qualcosa si muove”.

 

Il ministro ha, infine, affermato che la crisi si è determinata soprattutto per il crollo della domanda interna. Tuttavia, molte aziende hanno saputo resistere affacciandosi sui mercati stranieri, creando così crescita, profitti e occupazione.

 

Nel frattempo, l’Eurostat fa sapere che il rapporto medio tra deficit e PIL dell’Eurozona nel terzo trimestre del 2013 è sceso del 3,1%, rispetto al 3,3% del mese precedente. Nel medesimo periodo, invece, se si considera il rapporto di tutti i Paesi Ue, è aumentato, passando al 3,5% dal 3,4% precedente.