La quasi totalità delle imprese europee operanti nell’economia non finanziaria hanno dimensione piccola o media. Delle 21,8 milioni di imprese operanti nel 2010, più di 21,7 hanno alle loro dipendenze meno di 250 persone, ovvero il 99,7% del totale.

 

Il dato ancor più sorprendente riguarda il contributo delle PMI all’occupazione. L’Ufficio statistico dell’UE (Eurostat) rende noto che più di due terzi, esattamente il 67,5%, degli addetti all’economia non finanziaria dell’UE 27 lavora in una piccola e media impresa. Su un totale di 132,8 milioni di lavoratori, 39,6 sono occupati in una micro azienda (meno di 10 dipendenti), 27,2 in una piccola e 22,7 in una media, per un totale di 89,6 di persone alle dipendenze di una PMI.

 

Andando poi a verificare in che modo contribuiscono le aziende europee nell’economia commerciale non finanziaria si scopre che le PMI fanno la parte del leone, con 3.422.300 milioni di euro contro 2.518.044 creati dalle grandi imprese.

 

 

I settori maggiormente presidiati dalle PMI europee sono l’edilizia, l’hospitality e le compravendite immobiliari. A livello geografico inve queste si localizzano soprattutto negli Stati mebri del Sud come Cipro, Italia, Portogallo e Spagna (non sono disponibili dati per la Grecia o Malta), negli Stati baltici e in Bulgaria. In ciascuno di questi Paesi, le PMI hanno occupato più di tre quarti della forza lavoro nel 2010 nell’economia non-finanziaria, con un picco di oltre 8 su 10 persone a Cipro e in Italia.