A febbraio di quest’anno, rileva l’Istat, i prezzi all’importazione dei prodotti industriali sono calati dello 0,2 per cento rispetto al mese precedente mentre, rispetto allo stesso mese del 2013, si sono contratti del 3,8 per cento. Il dato, depurato del comparto energetico, segna, invece, una contrazione dello 0,1 per cento rispetto al mese precedente e del 2,3 su base annuale.

 

Nell’area euro, aggiunge l’istituto di statistica, i prezzi dei beni importati sono calati dello 0,1 per cento rispetto al mese precedente, mentre nell’area non euro il calo è stato dello 0,3. Annualmente, i cali sono stati rispettivamente del 2,5 e del 4,7 per cento.

 

Considerando i diversi settori, i cali più vistosi nella zone euro si sono verificati nel comparto energetico e in quello dei beni strumentali. In entrambi i casi, la flessione è stata dell’1,3 per cento. Nella zona non euro, invece, sono i beni energetici a segnare il calo maggiore, con una contrazione del 3,6 per cento. Tra i settori di attività economica, le flessioni annuali più significative nell’area euro si sono verificate nella fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali e orologi, dove il calo è stato dell’8,3 per cento. Nell’area non euro, infine, nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (taranne macchine e impianti) dove la contrazione registrata è stata pari al 5,4 per cento.