A febbraio, secondo i dati dell’Istat, l’indice destagionalizzato della produzione industriale ha subito una contrazione di mezzo punto percentuale rispetto a gennaio. Nella media del trimestre dicembre-febbraio, invece, è stato rilevato un lieve aumento, pari allo 0,1 per cento. In termini tendenziali, l’indice di febbraio, corretto per gli effetti di calendario, è aumento dello 0,4 per cento. In particolare, i beni intermedi e i beni strumentali aumentano, su base annua, entrambi del 2,0 per cento; i beni di consumo segnano un incremento dell’1,8 per cento, mentre il comparto dell’energia si contrae in maniera significativa (-9,0 per cento).

 

La crescita maggiore, poi, si osserva nei prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+7,6 per cento); nel settore della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, l’aumento è del 5,3 per cento, mentre nella fabbricazione dei mezzi di trasporto è del 4,9.

 

Bene anche la performance del comprato Industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+4,7%). Crollano vistosamente i settori della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-9,4 per cento), e della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-8,8 per cento).

 

Pessimi, infine, gli andamenti pure delle attività estrattive e della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi, rispettivamente in calo dell’8,5 e del 7,9 per cento.