Una patrimoniale una tantum del 10% sulle famiglie più benestanti. E’ questa la proposta choc lanciata dal Fondo monetario internazionale, finalizzata a ridurre il debito pubblico dei Paesi dell’Eurozona per farlo tornare ai livelli pre-crisi e cioè ai livelli della fine del 2007.
L’Istituto internazionale ha definito questa proposta come una misura straordinaria per ripristinare la sostenibilità del debito e sarebbe stata sostenuta in passato da economisti del calibro di Pigou, Ricardo, Schumpeter e, prima che cambiasse idea, da Keynes.
Inoltre, il prelievo una tantum è stato spesso usato in Europa dopo la Prima guerra mondiale e in Giappone dopo la Seconda guerra mondiale. Si tratta, tuttavia, di una misura che va implementata tempestivamente, perché rinviarne l’introduzione favorirebbe la fuga di capitali. Il Fondo monetario internazionale spiega che le condizioni per un suo successo sono forti e vanno anche pesate alla luce dei rischi delle alternative, che includono il rifiuto del debito pubblico o il suo ampliamento.