Pubblicato il 22 maggio 2013 in Gazzetta Ufficiale il decreto sull’Imu e sulla Cig in seguito alla firma del Presidente della Repubblica di ieri, 21.05. Nonostante le numerose discussioni sulla sospensione o meno dell’Imu e sulla Cig in deroga, il decreto non dà sicurezza vista la poca chiarezza sulla soluzione per strutturare la riforma delle tasse sulla casa e sul reperimento dei fondi.
Il Governo, poi, si troverà a breve a dover fronteggiare un’altra questione problematica legata all’aumento di un punto percentuale dell’Iva. Come stabilito dalla Legge di Stabilità del 2013, dal primo di luglio l’aliquota Iva ordinaria crescerà di un punto passando dal 21 al 22%. Questo innalzamento provocherà sicuramente un’ulteriore depressione dell’economia, che quest’anno ha già fatto segnalare un calo dell’1,5%, superiore a quella preventivata dal Governo.
Scongiurare l’aumento dell’imposta reso ancor più difficile considerato che nel bilancio pubblico mancano le risorse. Si prevede saranno necessari 4 miliardi l’anno dal 2013, più altri 2 per coprire il mancato gettito della seconda metà del 2013 per eliminare l’aumento dell’Iva.
A questa complessa situazione si aggiunge il fatto che il Governo non ha ancora trovato i fondi necessari per eliminare l’Imu sulle prime case. Risulta perciò poco probabile che Palazzo Chigi possa reperire facilmente i soldi per evitare o rimandare l’aumento dell’Iva in appena un mese e mezzo. Tanto più che sui conti pubblici 2013, che viaggiano sul filo pericoloso del tetto del 3% di deficit del Pil, pendono dei rischi, ad iniziare dall’effetto generato dal calo del Pil superiore a quanto stimato, in più bisogna considerare che questa non è la sola priorità di cui si deve occupare il Governo.
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