Dal primo gennaio 2014, i soggetti che acquistano servizi di pubblicità per internet dovranno preoccuparsi di acquistarli sempre tramite mezzi di pagamento tracciabili. E’ quanto stabilisce un emendamento alla Legge di Stabilità (articolo 1, comma 178 della Legge 147/2013) che prevede, per la pubblicità online, che l’acquisto avvenga attraverso strumenti di pagamento tracciabili e che riportino i dati identificativi del beneficiario.

 

L’adempimento comporta un meccanismo di monitoraggio collegato che impone agli intermediari finanziari una comunicazione delle operazioni direttamente all’Agenzia delle Entrate. Bisognerà, invece, aspettare il 1° luglio 2014 per l’entrata in vigore della disposizione che prevede che gli acquisti di pubblicità online avvengano sempre e comunque attraverso una partita Iva italiana.

 

In particolare, la Web Tax prevede che le aziende che vendono pubblicità online, specie le grandi web company come Google che sull’eAdvertising hanno costruito le loro fortune versando solo le briciole all’erario, dovranno disporre di partita Iva italiana e adeguarsi al regime fiscale italiano.